Prof. Andrea Angelini
Prof. Andrea Angelini

Indicatori bibliometrici

La valutazione dell’attivita’ di un ricercatore si traduce in misurazione e quindi valutazione:

•Della qualita’

•Della produttivita’

•Dell’ impatto scientifico

 

Oggetto della valutazione e’ la produzione scientifica

Impact factor (IF)

Ogni ricercatore viene costantemente valutato dai Comitati Tecnici Scientifici (CTS) utilizzando  diversi parametri, tra cui l'indicatore chiamato Impact Factor.

Questo indice viene assegnato ogni anno a ciascuna rivista scientifica, in base al numero di citazioni che tale rivista ha ottenuto. Il numero di citazioni, e dunque l'Impact factor, generalmente riflettono il valore dato dalla comunità scientifica di riferimento a ciascuna rivista e la difficoltà di pubblicarvi i risultati di una ricerca. A titolo di esempio, fra le riviste più citate e a più alto Impact factor vi sono The New England Journal of Medicine, Science e Nature; su queste riviste un grande numero di ricercatori ambisce a pubblicare il proprio lavoro e la competizione è serrata.

Per selezionare gli articoli sottoposti dagli scienziati, le direzioni editoriali delle riviste utilizzano i principi del Peer review, sottoponendo tali articoli alla valutazione da parte di scienziati esperti nel campo, analogamente a quanto fanno le associazioni di ricerca (AIRC, AIL...) per la selezione dei progetti da finanziare. In questi casi i CTS ed i revisori stranieri arruolati hanno il duplice compito di valutare e selezionare i migliori progetti, e giudicare i risultati scientifici prodotti dai vari gruppi nel tempo.

 

L’ IF di una rivista si calcola dividendo il numero di citazioni in JCR* di un dato anno per il numero totale di articli pubblicati nei due anni precedenti.

 

es. numero di citazioni ottenute in un anno (es. 2013) da parte dei lavori pubblicati

in una rivista nei 2 anni precedenti (2011-2012) 

______________________________________________________

numero di tutti i lavori pubblicati nei 2 anni precedenti

 

 

* JCR e’ una pubblicazione annuale (data base) dell’Institute of Scientific Information, una divisione di Thomson Reuters.

Citazioni

Le citazioni bibliografiche servono a indicare i documenti (interi volumi, singoli articoli o altri testi) a cui si fa riferimento in un altro documento, come fonti di informazioni o come termini di confronto.

Tanto maggiore è il numero di citazioni di un articolo, tanto maggiore è la qualità scientifica del lavoro stesso, aumentando il prestigio dell'autore e della rivista su cui è pubblicato.

 

Diverse banche dati (Web of Science, Scopus, Google Scholar) riportano quante citazioni ha avuto l’articolo 

(Cited reference) e quante volte è stato citato

(Times cited) nella banca dati.

 

H-index

Serve per quantificare la prolificità e l'impatto del lavoro degli scienziati, basandosi sul numero delle loro pubblicazioni ed il numero di citazioni ricevute.

Uno scienziato ha indice h se h degli articoli di cui è autore (o co-autore) hanno guadagnato almeno h citazioni ciascuno, e puo’ essere determinato utilizzando:

- Web of Science

- Scopus

- Google Scholar & PoP - Publish or Perish

Ogni database puo’ produrre un diverso H per la stessa persona a causa di una diversa coeprtura (per es Google Scholar ha piu’ citazioni di Scopus e WoS)

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© Prof. Andrea Angelini, Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia - CF: NGLNDR83C28I472O